Assemblea Diocesana – Relazione Fine Triennio 2017-2020 – Settore Giovani

“Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”: con questa frase del Vangelo di Matteo è iniziata la nostra avventura non avendo bene idea di cosa questo “Sì” avrebbe comportato ma senza dubbio con la voglia di scoprire cosa la chiamata ricevuta ci avrebbe riservato. Così, accompagnati da don Massimo e poi Don Matteo, ci siamo messi in cammino e abbiamo cercato di entrare ancora più dentro la realtà diocesana, soprattutto di conoscerla meglio e farci conoscere nella nostra semplicità e con la nostra voglia di metterci al servizio. Nei primi mesi abbiamo cercato sostegno in quanto non ci sentivamo pronti ad assumere una responsabilità che ci sembrava troppo grande ed invece nel corso di un anno è cresciuta in ciascuno di noi la consapevolezza e il desiderio di essere pienamente parte di una presidenza e di una vita in Azione Cattolica, come in realtà inconsciamente stavamo già facendo. Come accade in una famiglia, certamente non sono mancati momenti di discussione che hanno poi lasciato spazio a confronto ed entusiasmo. Abbiamo vissuto emozioni ed esperienze straordinarie, al di fuori della nostra immaginazione, ed oggi vogliamo provare a raccontarvele poiché la gioia è piena solo se condivisa!

Cogliendo l’invito a farci prossimi ed arrivare al cuore della nostra situazione diocesana, a generare e ri-scoprire la bellezza di intessere relazioni, abbiamo subito rivolto un appello a tutte le parrocchie chiedendo di dare più attenzione ai giovani, puntare su di loro e curare il loro percorso di fede in AC, magari anche condividendo il cammino tra gruppi di parrocchie vicine.

Per le tematiche proposte ci siamo attenuti alle linee guida nazionali e abbiamo seguito il Sinodo dei Giovani, soffermandoci sui punti che abbiamo ritenuto più vicini e più sentiti dai nostri Giovanissimi e Giovani, dando priorità prima di tutto alle relazioni e all’importanza di avere una regola di vita e un accompagnamento spirituale.

Nell’anno del Custodire “Tutto ciò che aveva per vivere” dal clima sinodale abbiamo fatto nostra la “sfida” di porci in ascolto dei giovani e di donare in maniera incondizionata e gratuita. Oltre ai consueti appuntamenti diocesani che ci hanno visti partecipi e coinvolti, come gli esercizi spirituali quaresimali ed i campi scuola, abbiamo pensato a dei momenti di conoscenza e condivisione con gli educatori ma anche tra giovani e giovanissimi con il tema “Relazioni miracolose” per riscoprire la bellezza delle relazioni. In occasione della quaresima abbiamo organizzato la giornata di formazione Giovanissimi e Passaggi “Take a Break-per gustare la Parola” in sinergia con l’equipe ACR per preparare i ragazzi a vivere al meglio i 40 giorni precedenti al fulcro dell’anno liturgico e per consentire loro di conoscersi e puntare più in alto avendo cura del loro passaggio al gruppo dei Giovanissimi. Inoltre, con i giovani abbiamo vissuto a Roma l’iniziativa organizzata dalla pastorale giovanile nazionale “SIAMO QUI” :l’incontro con il Papa in vista del Sinodo dei Giovani è stata un’esperienza unica che, nonostante il caldo e le poche ore di sonno, ci ha consentito di riscoprire la bellezza di stare insieme, l’importanza di credere nei nostri sogni, di portarli avanti e restare in essi, di ricordare di essere responsabili di chi e di ciò che ci circonda prendendo in mano la nostra vita. Il Papa inoltre ha invitato noi giovani ad essere “benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, dinamici, appassionati e coraggiosi, camminando nella carità e nell’amore”.

L’anno successivo siamo stati guidati dalla parola Generare “Di una sola cosa c’è bisogno” che ci ha sempre accompagnato in questo triennio. Per i giovani, durante le vacanze natalizie, abbiamo pensato ad un momento incentrato sul silenzio  guidati dalle suore clarisse di Paganica consentendo loro di prendersi un tempo prezioso da dedicare alla preghiera. In accordo con l’equipe ACR abbiamo di nuovo investito sulla giornata di formazione quaresimale Giovanissimi e Passaggi “Accesso negato?” incentrato sul triduo pasquale, occasione di incontro che poi è culminata nella condivisione del campo scuola, novità che ha arricchito sia gli educatori che i ragazzi stessi. Per dare modo ancora di più di condividere le proprie passioni anche al di fuori dell’AC, ci siamo messi letteralmente in gioco con l’organizzazione del “Fanta-calcio” diocesano, riproposto per il campionato attuale, aperto anche agli altri settore e articolazione, che è culminato con un piccolo momento conviviale e di premiazione prima dei campi. Inoltre come equipe giovani con grande piacere abbiamo raccolto l’invito al campo adulti per confrontarci con loro e cercare di comprendere meglio ciò che viviamo, provando a costruire un dialogo e ponendoci in ascolto delle esigenze dell’essere giovani e dell’essere adulti.

In questi ultimi mesi invece ci siamo incentrati sul verbo Abitare che ci sta spronando a non “vivacchiare”, a vivere pienamente i luoghi e le relazioni di ogni giorno per poi aprirci al mondo che ci circonda e ad essere Chiesa in uscita come tanto desidera Papa Francesco. Ciò ci ha portati a riflettere anche sul modo in cui “abitiamo” l’associazione e ci ha spronati a pensare fuori dagli schemi per  “fare nuove tutte le cose”, per rinnovare l’entusiasmo nelle realtà parrocchiali e in diocesi. La partecipazione alle assemblee parrocchiali  ci ha permesso di dialogare con tutti voi e di abitare in maniera ancora più concreta il nostro servizio in diocesi.

Per quanto riguarda gli appuntamenti regionali e nazionali desideriamo farvene dono raccontandovi i momenti salienti e gli spunti più belli  a partire proprio dal suggerimento di Papa Francesco ad inizio triennio, quando ci ha accolto a Roma per il 150° anniversario dell’AC in concomitanza con l’assemblea nazionale: “di guardare al passato, alla nostra storia per proiettarci tra la gente, con la gente, per la gente, dalla gente” e “di non tenere per noi il bello e il buono dell’esperienza associativa”.

Durante il campo nazionale del settore giovani condiviso con il MSAC, “Ricalcola percorso” ,abbiamo avuto modo di approfondire il tema del discernimento e del Sinodo dei Giovani con esperti che ci hanno veramente a cuore, che ci hanno spronato a puntare in alto, ad entrare in relazione con Gesù e ad affidarci a Lui! L’assistente nazionale giovani Don Tony, che tutti seguiamo quotidianamente con le sue carezze, ci ha incoraggiato ad avere occhi capaci di incanto così da poter ricominciare, trovare la novità nel quotidiano e leggere i segni del nostro tempo; in più ci ha incoraggiati, nonostante i momenti di fatica ed impegno, ad amare la nostra AC, le persone che incontriamo ed il nostro servizio in essa e al di fuori. 

Partecipando al modulo formativo “Ci vuole passione”, abbiamo posto l’accento sulla parola servizio, gratuito e responsabile, che metta al centro sempre le persone/gruppi diocesani e mai noi stessi cercando di trasmettere la bellezza di vivere i valori dell’AC non solo all’interno dei gruppi ma anche negli ambienti che viviamo ogni giorno. 

Durante il triennio abbiamo avuto anche il piacere di incontrare il nostro assistente nazionale Monsignor Sigismondi che ci ha trasmesso tanta carica e serenità e ci ha dato un prezioso consiglio sulla figura educativa: “Un buon educatore è colui che sa togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell’altro e alla sua libertà e cerca di trasmettere le cosiddette 5 S: sacrificio, silenzio, sobrietà, solidarietà e speranza”. Ci ha consentito di riflettere sul fatto che la relazione educativa si basa sullo sguardo, prendendo da esempio Giovanni il Battista che indica lo sguardo del Signore. 

Con grande piacere abbiamo collaborato come Equipe con le altre equipe regionali alla realizzazione del Manifesto dei giovani in vista della festa dei 150 anni dell’AC. Abbiamo contribuito focalizzandoci  sulla situazione dei giovani del nostro territorio, di cui vi riportiamo un breve estratto:

“noi giovani ci troviamo in un momento in cui tutto è in continuo cambiamento, in cui è fondamentale avere una vita social ed essere alla moda, in cui scegliamo e siamo chiamati ad uscire fuori dalle nostre città per studiare, lavorare e realizzare un progetto di vita.”

La nostra proposta è stata quella di provare a coinvolgere maggiormente la fascia giovanile mediante degli incontri insieme ad adulti che possano ascoltarci ed insegnarci l’importanza del silenzio, fornendoci strumenti per un sano discernimento  ed anche ad investire sulle nostre potenzialità accogliendoci con un atteggiamento di comprensione e fiducia.

Un weekend fuori dagli schemi per i giovanissimi è stato quello trascorso alla Scuola di Formazione Studenti del MSAC – Movimento Studenti di AC – da parte dei giovanissimi della parrocchia di San Berardo. È stata occasione di confronto che ha dato ancora più carica ai nostri ragazzi e gli ha permesso di comprendere l’importanza di una partecipazione attiva negli ambienti che vivono trattando tematiche attualissime con personalità di spicco per ciascun ambito trattato. Speriamo che non sia stato un evento sporadico ed isolato ma un piccolo seme che possa esser coltivato dai nuovi consiglieri giovani.

Il modulo sull’affettività, tematica da noi trattata in entrambi i campi scuola, si è mostrato ancora una volta argomento caldo e delicatissimo, sul quale urge informazione e soprattutto confronto e voglia di entrare nel profondo interrogandosi in prima persona.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile con le nostre sole forze, sicuramente siamo stati sostenuti dall’Alto e da persone per noi preziose che ci teniamo a ringraziare.

Un ringraziamento speciale va a Jessica e Armando per essersi resi disponibili e per aver condiviso con noi gran parte di questo triennio: siete stati per noi sostegno, consiglio e speranza permettendoci di creare un’equipe di lavoro per il nostro caro Settore Giovani.

Un ringraziamento a don Massimo, pronto a “spezzarsi” per noi e che ancora oggi ci sostiene nel possibile tra i vari impegni, è stato la nostra colonna, ci ha aiutato a muovere i nostri primi passi, pieno di idee, alcune delle quali molto ambiziose e che hanno messo in discussione noi e gli altri educatori. Non è stato semplice per noi accogliere la sua nuova chiamata al servizio in Pastorale Giovanile e ricominciare di nuovo da capo, ma i progetti di Dio sono diversi dai nostri e soprattutto sono meravigliosi perchè ci ha donato don Matteo. Sin dai primi incontri ci ha riportato subito alla relazione a tu per tu, più diretta, che ci ricorda l’importanza del chiedere e bussare alla porta senza stancarsi e dimenticarci di confidare in Dio. Con queste semplici parole ti ringraziamo e speriamo che ci sia sempre più unione con l’equipe e con i ragazzi. Inoltre vogliamo ringraziare i neo don Attilio, Pierpaolo e Giuseppe per averci sostenuto ed accompagnato non solo fiscamente ai campi ma anche nelle preghiere.

Ringraziamo gli educatori perchè senza di loro nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile, grazie per il vostro lavoro, le vostre preghiere, sacrifici e specialmente per la vostra passione; i vostri sorrisi, consigli e la fiducia che avete riposto in noi ci hanno permesso di crescere nel servizio e nelle nostre vite.

Un ringraziamento a chi si è messo in gioco negli appuntamenti nazionali e regionali spontaneamente, proponendosi con la voglia e la gioia di partecipare, custodendo il momento vissuto e rendendolo ricchezza per chiunque abbia incontrato. La nostra diocesi ha bisogno di giovani pronti a cogliere l’occasione giusta e a prendere la parte migliore facendo sì che porti frutto!

Un ringraziamento speciale va ai ragazzi che negli ultimi mesi si sono messi in discernimento per continuare questa bella esperienza, ci ha riempito il cuore di gioia vedere giovani che con entusiasmo si vogliono adoperare per altri giovani e che in particolar modo sono testimoni di Cristo nella nostra associazione e nelle loro vite. L’augurio è di continuare tutto ciò che di bello è stato costruito, rinnovarlo e crescere ancor più – appuntamento alla GMG di Lisbona nel 2022 – specialmente nel coltivare le relazioni autentiche di un gruppo giovani che condivide un cammino di fede e che ha voglia di incontrarsi pure al di fuori dell’AC.

Infine un ringraziamento sentito a coloro che ci hanno sostenuto con la preghiera e nella preparazione degli appuntamenti di formazione, si sono letteralmente spesi per il settore! Auguriamo un buon triennio a tutti con la speranza di essere sempre sale e luce, e con la consapevolezza che noi giovani siamo centro e motore della nostra cara AC!!!                                                

Luna, Beniamino e Don Matteo

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