“Fare nuove tutte le cose, radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”

 

Si è svolta domenica 19 febbraio 2017 la XII Assemblea Diocesana Elettiva dell’Azione Cattolica, durante la quale i delegati, in rappresentanza delle parrocchie della diocesi in cui è presente l’Azione Cattolica, hanno eletto il nuovo consiglio Diocesano del prossimo triennio 2017-2019.

Un’assemblea che rappresenta il culmine di una settimana assembleare che ha avuto come protagonisti non solo la diocesi tutta, ma anche il nostro responsabile regionale Enrico Michetti, l’assistente nazionale dell’AC Ragazzi don Marco Ghiazza e, ovviamente, il nostro caro Vescovo Mons. Michele Seccia.

Le prime due grandi presenze associative, nel primo appuntamento serale della settimana dal titolo “Fede è Vita” ci hanno accompagnato in una profonda riflessione che ha posto in risalto, direttamente dall’Evangelii Gaudium, il concetto dell’unità prevale sul conflitto: l’unione non nasce fuori ma dentro di noi, attraverso Cristo. Se ne deduce che il compito dell’AC, come associazione di laici che vivono nel mondo ma non del mondo, è quello di declinare l’unità nella quotidianità: non sono io che alimento la speranza umana e cristiana ma siamo noi a sperare ed a farci forza a vicenda per riportarci al Centro.

L’invito del Vescovo per il nostro triennio, nell’adorazione Eucaristica che si è conclusa con la nomina dei presidenti parrocchiali giovedì 16 febbraio 2017, ha richiamato la responsabilità e la  corresponsabilità di una Azione Cattolica che sappia vivere la sua missione universale in tutti gli ambiti della vita ed in particolar modo nel mondo della politica, ha sottolineato la necessità di testimonianze e di persone rivestite dell’armatura di Dio per la guerra al sostentamento dei valori e della famiglia. Il compito della vostra associazione, aggiungeva, non è il cercare tesserati ma aderenti, nel dare vita al un progetto che è mandato dell’Evangelii Gaudium : “la Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione(E.G. 14)”.

Sono stati momenti emozionanti, di condivisione della corresponsabilità in cui, insieme, si è riflettuto sull’AC del passato e ci si è interrogati sull’AC del futuro, aperta alle sfide nuove a cui dare risposte e agli impegni concreti in cui, come laici cristiani, siamo chiamati a spenderci.

Il carattere primario del nostro essere associazione può essere sintetizzato in “fare nuove tutte le cose”: attraverso percorsi originali, stili e metodologie innovativi, siamo chiamati a renderci ogni giorno sempre più capaci di parlare al Mondo della bellezza della Chiesa. Radicati nel futuro, che è Cristo, perché Lui è il nostro vero futuro, la nostra speranza, la nostra novità di vita. Il passato resta il tesoro da custodire e valorizzare, ma è necessario porre le radici nel futuro, nel tempo che verrà, fiduciosi che sarà un tempo di grazia e di crescita comune per il bene dell’uomo.

Infine, con grande ed immensa gioia e gratitudine verso S.E. Mons. Michele Seccia, abbiamo accolto la nomina dei nostri nuovi assistenti diocesani don Massimo Balloni per il settore giovani e don Gabriele Marcheggiani per l’articolazione dell’ACR che insieme al nostro assistente unitario don Delfino Reggimenti sostengono e nutrono la nostra spiritualità.

A loro dedichiamo le parole di San Giovanni Paolo II :

“Al servizio di questo impegno formativo e missionario ponete, carissimi, le vostre migliori energie: la sapienza del discernimento spirituale, la santità della vita, le varie competenze teologiche e pastorali, la familiarità di relazioni semplici e autentiche.

Il Papa vi è vicino e vi incoraggia a non perdervi d’animo, soprattutto quando, dovendo contemperare il servizio di Assistente con altri incarichi in Diocesi, vi capita di sperimentare la fatica e la complessità di un tale ministero. 

Siatene certi: l’essere Assistenti dell’Azione Cattolica, proprio per la singolare relazione di corresponsabilità insita nell’esperienza stessa dell’Associazione, costituisce una sorgente di fecondità per il vostro lavoro apostolico e per la santità della vostra vita. 

Desidero, infine, cogliere questa occasione per invitare tutti i presbiteri a “non aver paura” di accogliere in parrocchia l’esperienza associativa dell’Azione Cattolica. In essa infatti potranno trovare non solo un valido e motivato sostegno, ma una vicinanza e un’amicizia spirituale”.

(Giovanni Paolo II, Messaggio agli Assistenti di AC)

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